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NOTA BENE: Queste informazioni sono frutto dell'esperienza personale di ogni singolo SnowAlper, valuta sempre le tue capacità prima di affrontare una gita, in alternativa affidati all'esperienza delle guide alpine.

Scritto da Nicola Storti

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Cimon dei furlani (2.183mt) - Friuli Venezia Giulia

AUTORE: Nicola Storti

Zona: Piancavallo

Luogo di partenza: Passato il centro paese di Piancavallo, proseguire un 200mt per scendere in valcellina, la seconda stradina a sx che porta verso le malghe

Quota di partenza: 1.240ca

Dislivello: 950mt

Esposizione: E-SE

Difficoltà: OSA S4 dalla cima

Fattibilità in snowboard [1-5]: 4 

Fattibilità in splitboard [1-5]: 4

Materiale utilizzato: Splitboard

Materiale alpinistico necessario: casco, picca e ramponi 

Cartina: tabacco n.012

Bibliografia e riferimenti utili: "Scialpinismo in col nudo-cavallo" - S.Burra A.Rizzato - Idea Montagna 2011

Data: 26/03/2016

Quota neve: dalla partenza

Meteo: prima coperto, poi splendido senza un filo di vento

Tempo impiegato: 2h e mezza la salita, un battito di ciglia la discesa (bellissima però)

Condizioni itinerario: neve dura, che in cima non ha mollato considerata l'ora in cui siamo scesi (9.30am) mentre nel vallone c'era già firn


Descrizione itinerario:
 

Per chi è del posto questa cima ha un significato particolare, è la prima che si incontra d'estate durante "l'alta via dei ruondoi" e difficilmente si pensa sia sciabile dalla vetta. Inoltre raramente le condizioni neve ne permettono una sicura e integrale salita e discesa. Ha tutto quello che si vuole da un'impegnativa gita con il sapore alpinistico e tutto sommato una discesa sempre sul ripidino che non può essere improvvisata ma sempre studiata dal basso magari risalendo le varie "linee".

Salita: 

Lasciare la strada in direzione delle malghe per poi superare un breve tratto di rado bosco risalendo completamente il vallone sempre svalangato fino alla'arrivo in cresta. Da qui seguire sempre la cresta fino in cima, senza avere troppa fretta, perchè ci si arriva solo dopo aver superato 3 gobbe.

Discesa: 

Le relazioni dicono di lasciare gli sci all'anticima, in fondo è corretto, però ci potrebbero essere molte varianti interessanti di ripido dirette dalla cima che necessitano però di essere salite dal basso. Altrimenti il rischio di trovarsi su salti di rocce superabili solo con calate è molto alto. Noi siamo partiti dalla cima sci/tavola ai piedi e arrivati all'anticima abbiamo lasciato l'itinerario di salita per un bel canalino stretto e ripido che ci ha riportato nella valle di salita, da qui poi più agevolmente verso le malghe e la macchina.

Attenzione a: 

Rischio valanghe altissimo. La vallata di risalita è percorsa costantemente da slavine e bisogna entrarci solo dopo che abbia scaricato e sia sicuro. In alternativa si può risalire un bel canalino ripido ma corto dalla Val Sughet. La cresta non è difficile ma vanno poste tutte le attenzione necessarie ad un ambiente in cui è quasi sempre vietato scivolare.

Commenti: 

Credo che non renda giustizia il report, la gita non è facile ma nemmeno impossibile. per chi è del luogo a mio avviso và fatta, anche per rendere il giusto merito a queste dolomiti di casa nostra che sanno essere selvagge nonostante i "luna park" che gli vengono costruiti a 200mt. tra l'altro spero di riuscire a portare a termine un linea di discesa direttissima dalla vetta che però necessiterà di un po' di studio e prove.

 

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