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Recensioni materiali

Scritto da Fondatore

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32 MTB Jeremy Jones 2017/2018 (terza edizione), parto ringraziando la Friedistribution, che mi ha concesso in anteprima il test di questi scarponi dedicati al mondo splitboard e snowAlp.

Premetto che avevo già scritto una recensione in merito ai 32 MTB Jeremy Jones, in quel caso si trattava della prima edizione per la stagione 2015/16. Quindi in questa recensione cercherò di descrivere nel dettaglio le caratteristiche di questo nuovo prodotto per poi successivamente confrontarli con la prima versione.

Partiamo dal contenuto della scatola, oltre agli scarponi sono presenti dei lacci di scorta color nero/giallo , dei dischetti di gomma da inserire nella zona caviglia in una apposita tasca della scarpetta per migliorare il supporto della caviglia e tallone e degli spessori in tre taglie differenti, per supportare l'arco plantare, applicabili a proprio piacimento alla base della soletta interna.

Analizzando la parte esterna, partirei dall'elemento principale di questo scarpone, l'apertura della parte posteriore, dettaglio che lo rende un prodotto dedicato agli Splitboarders. Questa apertura consiste in una parte apribile tramite sistema BOA nella zona posteriore del polpaccio e con relativo taglio della scarpetta interna. Questa caratteristica, abbinata ad attacchi con spoiler reclinabile, permette un aumento della mobilità in modalità salita, migliorando la pattinata ed alleviando la fatica e la pressione nella zona del polpaccio.

Lo scafo, completamente nero e con dettagli gialli è esteticamente "cattivo", la punta è dura ed affusolata e nella parte del tacco è leggermente smussata, risultando molto compatto. La chiusura frontale è a lacci tradizionali e morbidi, con una copertura che mantiene lo scarpone esteticamente pulito ed evita l'intrusione di acqua/neve e la formazione di ghiaccio sui lacci. Questa protezione frontale viene chiusa mediante una zip, alla quale è applicato un cordino per facilitarne l'apertura e la chiusura, ed un ulteriore protezione "a strapp" nella parte alta riportante il logo Jones.  Di contro questa protezione potrebbe rendere stretta e scomoda l'operazione di chiusura dei lacci sia per chi ha le mani grandi,  oppure per chi utilizza guanti spessi. Nella parte interna nella zona caviglie sono presenti due tasche, dove è possibile a proprio piacimento inserire delle barre di materiale plastico (in dotazione), per irrigidire ulteriormente lo scarpone. Purtroppo anche in questa versione l'apertura posteriore non è "protetta" da nulla, come già detto nella prima recensione, basterebbe applicare un materiale stretch per evitare la possibile intrusione di neve o ghiaccio nella zona posteriore.

La suola è in Vibram, con tassellatura abbastanza pronunciata in stile scarpone alpinistico, sul tacco è presente la tacchetta per i ramponi, pronunciata e rigida, rendendo lo scarpone pienamente compatibile con i ramponi semiautomatici. Anche l'ingombro della suola è compatto, facilitando la calzata/estrazione dello scarpone dagli attacchi.

La scarpetta interna (estraibile) è in versione Elite Fit, completamente termoformabile, traspirante e molto ammortizzante. Nella parte posteriore in zona polpaccio è tagliata per la modalità "risalita" ,come dicevo all'inizio ci sono due tasche elastiche nella zona caviglia dove si possono inserire dei dischetti di supporto in dotazione. Altra caratteristica "particolare" è la mancanza dei lacci sulla scarpetta, i lacci che stringono la scarpetta sono integrati all'interno dello scafo. Vi è la possibilità di sostituire il supporto dell'arco plantare in base alla forma del proprio piede, semplicemente applicando uno dei tre supporti sul retro della soletta interna.

Il peso dello scarpone nella misura 30cm è circa 1,65kg a pezzo.

Il prezzo sul mercato si riconferma 540 euro circa (salvo eventuali sconti).

Da questa stagione è disponibile anche una versione da donna, con colorazione nero/azzurro ed altri 2 modelli sempre della linea Jeremy Jones dedicati al mondo freeride e con caratteristiche tecniche analoghe, ma senza apertura posteriore (Jones TM2 XLT e Jones Zephyr).

PROVA SUL CAMPO:

Grazie alla customizzazione dello scarpone mediante i dischetti sulla caviglia e dell'arco plantare, questi scarponi risultano comodi e molto avvolgenti fin dal primo utilizzo. L'apertura posteriore nella modalità risalita è un elemento molto performante, migliorando notevolmente la pattinata ed evitando pressioni sul polpaccio, con conseguente minor affaticamento. La rigidità è una via di mezzo, danno un ottimo supporto e reattività, pur mantenendo la sensibilità di uno scarpone soft. Ho messo alla prova anche questi scarponi, camminando per diversi metri di dislivello, anche sotto questo aspetto si conferma uno scarpone molto cofortevole, con la parte posteriore aperta si riesce ad avere una buona mobilità e fare anche qualche "corsetta". Utilizzandoli per diverse ore,  anche camminando, non ho riscontrato dolori ai piedi o vesciche.   

(Potete vedere le foto in azione anche su Facebook utilizzando i HASHTAG in ricerca: #SnowAlper #ThirtytwoMTB )

CONFRONTO CON I MODELLI PRECEDENTI ED EVOLUZIONI:

Come avevo premesso il paragone principale posso farlo con la prima versione (15/16), andando a confrontare suddividendo come nella descrizione sopra.

-CONTENUTO SCATOLA: La dotazione inclusa nella confezione è la stessa, in aggiunta nel modello 2018 è presente il supporto dell'arco plantare in 3 differenti taglie.

-PARTE ESTERNA DELLO SCARPONE: E' stato fatto un restyling, mantenendo la linea di base delle versioni precedenti ma aggiungendo dei dettagli estetici, è stato aggiunto un laccetto alla Zip per facilitarne l'apertura e la chiusura ed uno strapp in testa alla zip per protezione.

-PARTE INTERNA DELLO SCARPONE: Oltre a dei dettagli estetici, è stata aggiunta la possibilità di irrigidire ulteriormente lo scarpone, inserendo delle barre laterali verticalmente nella zona caviglia.

-PUNTA ,TACCO E SUOLA: La punta dello scarpone è più affusolata e dura, permettendo una migliore chiusura nelle fasce degli attacchi. Il tacco è smussato, andando a sporgere di meno dall'attacco/tavola. Nella zona posteriore la tacchetta dei ramponi è rigida e permette una piena compatibilità con i ramponi semiautomatici (nella prima versione si riuscivano a montare i semiautomatici, ma erano dichiarati compatibili con ramponi normali). La suola è sempre in Vibram ma con una tassellatura più "Alpinistica". L'ingombro della suola risulta essere più stretto, questo ne permette una maggiore facilità nell'operazione di inserimento ed estrazione dell'attacco rispetto alla prima versione.

-CHIUSURA A BOA: Questo punto lo evidenzio a parte poiché era un problema presente nella prima versione dello scarpone, nel primo modello il Boa utilizzava il classico cordino in acciaio, purtroppo si danneggiava spesso nei passanti, con improvvisa rottura del cavo. Ovviamente il cavo era sostituibile ed in "garanzia a vita" come da politica BOA. Nella versione 2018 questo problema è stato risolto utilizzando un cordino in corda, molto più flessibile e con minori possibilità di rottura.

-SCARPETTA INTERNA: La scarpetta interna è completamente differente ed evoluta, come potete vedere dalle foto, la prima versione era molto più scarna, questa versione (chiamata Elite Fit) è presente nei prodotti Top di gamma 32 ed è più traspirante ed ammortizzante, oltre ad avere il supporto dell'arco plantare adattabile al proprio piede.

-PESO: Il peso è leggermente aumentato rispetto alla prima versione, andando nel dettaglio l'aumento di peso è dovuto principalmente alla scarpetta interna.

CONCLUSIONE

Chiudendo e tirando le somme..Se reputavo il modello 2015/16 il miglior prodotto per splitboarders, posso senza dubbi affermare che il 32 MTB Jeremy Jones 2017/2018 si riconferma il miglior prodotto di riferimento per il mondo splitboard. Confrontandolo con altri modelli concorrenti dedicati, i 32 MTB J.J. a mio avviso sono il prodotto più curato, rispondendo alle varie esigenze dello splitboarder. Nella versione 2017/18 sono stati corretti dei problemi presenti ed oltre a questo sono state aggiunte delle migliorie più o meno grandi, ma nel complesso importanti (suola,ingombri,rigidità,customizzazione personale).

Potrei sembrare di parte e probabilmente un po' lo sono..Questa presa di posizione deriva dal fatto che in passato utilizzavo altri scarponi dedicati, ma da quando sono passato ai 32 MTB ho avuto solo vantaggi, minor fatica, minor utilizzo dell'alzatacco, nessun problema ai piedi, aumentando di conseguenza i dislivelli percorsi, godendomi a pieno la discesa.

Le uniche note "negative" o possibili migliorie da apportare potrebbero essere l'aumento del peso (al piede non percettibile, ma in ogni caso più pesanti rispetto al primo modello), dalla mancanza di un tessuto stretch per evitare la possibile intrusione di neve o ghiaccio nella zona posteriore e per renderlo completo e l'eventuale compatibilità con ramponi automatici (magari con fori per attacchino).

Per quanto riguarda il prezzo di listino, indubbiamente è un prodotto costoso, ma al pari di suoi concorrenti diretti e valutando un investimento nel tempo, lo si può ammortizzare.

PRO:

-Costo leggermente inferiore a prodotti simili di riferimento.

-Scarpetta evoluta, traspirante, ammortizzante e completamente termoformabile, con possibilità di personalizzazioni mediante dischetti aggiuntivi e supporto dell'arco plantare.

-Scarpone Compatto ed ingombro ridotto frontale/posteriore e di suola, permette una miglioore calazata nell'attacco e sporge di meno dalla tavola.

-Allacciatura "protetta" da tessuto idrorepellente con chiusura a Zip e cordino per facilitare l'operazione.

-Ottima mobilità aprendo la parte posteriore in "modalità risalita" migliorando la pattinata, oppure anche in camminata, con conseguente minor affaticamento.

-Calzata molto avvolgente e comoda, permette un utilizzo intenso senza fastidi ai piedi.

-Aggiunta di barre laterali (estraibili) per aumentare la rigidità dello scarpone.

-Buona rigidità, senza compromettere il piacere dello scarpone soft in discesa.

-Dotazione aggiuntiva inclusa nella confezione.

-Suola in Vibram, ramponabile con ramponi semiautomatici.

-Estetica piacevole e curata nei dettagli.

-Presenza di una versione per Donna.

CONTRO:

-Costo abbastanza alto.

-Poco spazio per le mani sotto la protezione dei lacci.

-Parte posteriore non isolata da possibili infiltrazioni di acqua e neve in "modalità risalita".