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Intervista ad Alessandro Marchi -Sandy- Di Sandy Shapes Snowboard

«Alessandro, sei sempre scalzo, come la cantante Sandie Shaw».
Non avevo tempo di ascoltare l’ennesimo, monotematico, rimprovero di mia madre.
In tv stavano trasmettendo Apocalypse Snow ed io ne rimasi letteralmente schienato.
Era il 1983, avevo 9 anni e le evoluzioni sulla neve con sci e snowboard dei protagonisti di quel docu-film, avevano rapito ogni mia concentrazione. Quell’episodio segnò il mio duplice destino, quello nominale e quello professionale: io, Sandy, coi piedi scalzi, volevo un mio snowboard. E lo volevo come dicevo io. Come avevo voluto prima lo skateboard quando ancora in Italia non erano commercializzati, il windsurf e la bicicletta da “montagna”. Corsi ai ripari e me lo inventai. Ci ho messo 30 anni, lavorando nel commercio settoriale per conoscere il mercato, collaborando con artigiani per imparare il mestiere e creare prototipi, mettendomi alla prova sulle piste innevate per perfezionare le mie prestazioni, allenando le squadre di snowboard per partecipare ai mondiali fino alle Olimpiadi. Ci ho messo 30 anni ma ho avuto ciò che desideravo dalla mia tavola: estetica, funzionalità e prestazioni. Chi m’ha visto surfare ha più volte sentenziato: «Sandy hai un gran piede». Andatelo a dire a mia madre.

-Alessandro Marchi <Sandy>-

Ciao Alessandro, dal sogno di un'infanzia alla concretizzazione attuale, spiegaci come è nata l’idea di commercializzare il tuo marchio e una linea di Snowboard/Splitboard?

Sandy Nasce sciatore, poi  snowboarder dal  1989, nel momento in cui questo sport era agli albori. Devo dire che avevo già fatto un tentativo nell'85, ma in quel periodo non andò a buon fine, specialmente vista la mia età e la cultura della montagna di quei tempi non ancora maturi!

Una storia di “tavole”, di neve, di sale, di negozi, di aziende del settore ed artigiani, dai quali ho imparato molto per arrivare nel 2007 e decidere di fare qualcosa di diverso per me, che mi desse emozioni nella surfata sulla neve, cosa che non trovavo più nei prodotti di serie.

Tutto nasce per scherzo, con l'idea di fare qualche tavola in cantina o al fianco di artigiani storici dello snowboard Italiano, come Lucio Cecotti “Billow” e Lui Holzinger “tropical tube”, portando le mie idee e la  mia cultura negli shape di un mondo a loro estraneo a quello del freeride, essendo loro legati a forme prettamente “alpine” e “hard”.

Tutto nasce da li, sviluppando “fantastica” che è stata la prima geometria e dove ho sperimentato i materiali.

Da li è stato tutto in salita, fino ad arrivare a dove sono ora, con un laboratorio unico al mondo che ha portato i plus delle tavole alpine e dei processi artigianali, abbinati alle tecnologie moderne dei CNC per la preparazione dei materiali.

Sandy Shapes da gennaio 2016, quando ho iniziato questo nuovo percorso nella nuova sede, ha fatto un grande passo avanti nella modellistica e qualità, dopo che a dicembre 2015 ho chiuso il ciclo di sviluppo dell'80 % dei nuovi modelli che ora vedete sul mio sito web.

Negli ultimi anni a causa della crisi di settore, abbiamo visto ditte storiche chiudere i battenti o delocalizzare la produzione in zone extraeuropee per abbattere i costi, cosa ti ha spinto a creare dei prodotti artigianali di alta qualità, completamente sviluppati e prodotti in Italia?

La spinta è stata veramente emozionale/prestazionale. La delocalizzazione ed il concetto di fare un marchio e farsi fare il prodotto, limita veramente molto le capacità di crescita, cosciente degli strumenti di studio moderni, delle deformazioni delle tavole e dell'utilizzo dei materiali, trovo che l'unico vero strumento di sviluppo siano i nostri e vostri piedi. Anni sulle piste a provare ma soprattutto ad ascoltare i riders e le loro esigenze porta a fare prodotti sempre migliori.

Nella tua collezione qual'è il modello di tavola o splitboard alla quale ti sei dedicato maggiormente o che ti rappresenta meglio?

Tutte le tavole hanno una storia ed un percorso per il quale sono state sviluppate pensando ai riders ed alle loro esigenze. Queste sono storie vere, di vissuto, di esperienza ed ho cercato di interpretarle negli shapes. Non ho un modello che amo di più degli altri, perchè ciascuno ha un suo carattere ben determinato dalle forme e dall'utilizzo per cui le ho pensate. Sono per me una famiglia e quindi sono sicuro che tutte queste tavole mi rappresentano!

Zingara..Magnifica...Audace..Ribelle..

Acerba..Amara..Divina..Regina..

Virtuosa..Egoista..Fantastica..Questi i nomi delle tue creazioni, questa scelta ha un significato particolare?

Nella scelta dei nomi volevo qualcosa che identificasse l'italianità del marchio, che anche se tradotto assomigliasse alla nostra lingua e alla nostra cultura e storia.. Il primo nome è stato “divina” pensando alla divina commedia ad esempio, poi a seguito da “magnifica”, per poi seguire con “caratteri” che per certi aspetti anche le rappresentino. “Ribelle” ad esempio si “ribella” alla concezione di misura ideale della tavola, essendo che va scelta 10cm più corta dello standard. “Virtuosa” perchè è la tavola più potente, che ha bisogno di vigore nello stile di guida.

Storie …

La prossima new entry per il futuro sarà la ”deliziosa” una nuova tavola fake twin 149 cm da uomo larga 27 cm per gli amanti del SnowSurfing, ma che sullo spigolo è un twin.

Come già detto, un dettaglio importante che contraddistingue la tua ditta è l'artigianalità delle tavole che produci, create singolarmente a mano e seguite sotto ogni singolo passaggio. Oltre ai modelli sopra citati, realizzi anche snowboard su "commissione", seguendo le specifiche e le esigenze del cliente finale?

Si, il custom è previsto ed è una delle cose che amo maggiormente fare se ho tempo, come saprete io incollo ogni singola tavola, questo non aiuta per quanto riguarda i tempi di consegna dei custom e quindi evito di pubblicizzarlo molto. Quando parlo di custom, intendo un vero proprio progetto che coinvolge anche la geometria della tavola, non solo una variazione del flex o dei top, che per me sono uno standard previsto.

La scorsa stagione eri presente ad alcuni eventi dove hai dato la possibilità a tutti di toccare con mano le tue tavole e soprattutto provarle su neve, questa stagione hai in programma altri test days?

Si, il programma fino a metà dicembre si trova anche sui social, per quanto riguarda l'inverno è in fase di elaborazione:

Val Senales  21 - 22 ottobre

Moelltaller gletscher 28 - 29 ottobre

Moelltaller gletscher  1 novembre

Solda 4 - 5 novembre

Cervinia 18 - 19 novembre

Madonna di campiglio 2  -3 dicembre

Passo Pramollo 16 – 17 dicembre

Grazie infinite Sandy per il tempo che mi hai dedicato e ti lascio con la promessa di incontrarci personalmente per vedere e provare dal vivo le tue creazioni e poterle anche inserire nella sezione dedicata di Snowalper...

Spero di fare due giri insieme a voi che leggete e raccontarci un sacco di storie di neve & onde!!

Ciao

-Sandy-

http://www.sandyshapes.it